Con grande lungimiranza il direttore del Museo di Castelvecchio, Licisco Magagnato, acquisì intorno al 1975, direttamente da Carlo Scarpa, 439 disegni riguardanti l'intervento di restauro e riallestimento del museo veronese (1958-1964 e 1968-1975), raccolti da Angelo Rudella e Angelo Aldrighetti, collaboratori della direzione musei, con l’intento di conservarli oltre lo spazio temporale del cantiere.
In occasione della mostra Carlo Scarpa a Castelvecchio, curata da Licisco Magagnato nel 1982, uno dei più tempestivi omaggi a Scarpa dopo la sua morte, i disegni vennero fotografati e catalogati con un metodo ancora oggi esemplare, avvalendosi del contributo dell’architetto Arrigo Rudi, primo collaboratore di Scarpa nel restauro di Castelvecchio.
Nel 1990, in seguito ad un riordino dell’archivio, furono rinvenuti altri 218 fogli relativi alle fasi di completamento del restauro. La collezione oggi è costituita da 657 fogli, di cui la maggior parte autografa dell’architetto.
La raccolta è arricchita inoltre dai 149 disegni eseguiti dall'Ufficio Tecnico della Direzione Musei che affiancava Scarpa nel cantiere, da 85 disegni di rilievo redatti da Richard Murphy tra il 1986 e il 1987 e donati nel 2004 al museo e da 50 tavole di rilievo realizzato nel 2006.
Nel corso del tempo i disegni sono stati restaurati, studiati, pubblicati e spesso esposti in occasione di mostre in Italia e all’estero.
La banca dati rappresenta dunque l’ulteriore significativa tappa di un lungo percorso volto alla valorizzazione e conservazione dell'opera dell’architetto che ha portato in occasione del centenario della nascita di Carlo Scarpa alla pubblicazione del catalogo I disegni di Carlo Scarpa per Castelvecchio, di Alba Di Lieto, Marsilio Editori 2006.